Fare un viaggio in Vietnam perchè, oltre i pregiudizi, c’è un paese meraviglioso
Non c’è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita.
(Alphonse de Lamartine)
Credo che questa frase sia particolarmente indicata per parlare del Vietnam, un paese a mio avviso spettacolare, ancora poco conosciuto e purtroppo meno apprezzato della vicina Thailandia, a causa anche di alcuni pregiudizi nei suo confronti.
Sono in molti ad avere infatti ancora le idee poco chiare su questo paese che non ha niente da invidiare alle vicine destinazioni del sud est asiatico. Il Vietnam è in grado di offrire moltissimo ai viaggiatori che decidono di visitarlo.
È un paese che vi sorprenderà positivamente proprio perché molto lontano dai pregiudizi che i media e i numerosi film sui vietcong hanno sedimentato nella nostra testa. Andiamo per ordine.
GUERRA DEL VIETNAM: QUESTO PAESE È MOLTO DI PIÙ
La maggior parte delle persone conosce il Vietnam perchè spesso associato proprio alla “Guerra del Vietnam”. E solo per questo già merita una visita, è un paese che va osservato da vicino cogliendo nelle varie sfaccettature, quello che questo paese in realtà è. In molti pensano che il Vietnam sia un paese distrutto e degradato dalla guerra, mentre in realtà non è così: visitarlo da nord a sud come ho fatto io credo sia il modo migliore di scoprire un paese orientale ma fortemente influenzato dalla sua storia.
Il Vietnam ha resistito a una delle potenze mondiali e, negli occhi dei vietnamiti, ho trovato forza e fierezza. Mi ha molto impressionato visitare i famosi tunnel di Cu Chi, nella giungla, a pochi passi da Saigon, una ricostruzione fedele della città sotterranea che i vietnamiti avevano costruito per resistere al nemico.
Inutile dire che il Vietnam mi è rimasto nel cuore e in questo articolo proverò a darti almeno 3 ragioni per cui non dovresti perderti questo paese, anche se i motivi sono davvero tanti.
1. VIETNAM, IL POPOLO GENTILE
Il popolo vietnamita mi ha colpito in particolar modo, per la sua gentilezza, il senso di ospitalità e i sorrisi nascosti, le prime cose che ho notato appena atterrata ad Hanoi. Innanzitutto, c’è da dire che il Vietnam è un paese molto giovane con un’età media di 31 anni. Mi ha stupito l’atteggiamento dei vietnamiti nei confronti dei turisti occidentali, soprattutto verso gli americani. Sono profondamente fieri della loro identità e della loro storia e sono felicissimi di sapere che tanti turisti vogliono visitarlo. Un popolo super ospitale sempre pronto a darti consigli e ad aiutare, il loro sorriso sulle labbra entra nel cuore e tuttora, quando penso a questo paese, mi ricordo i loro volti, i loro occhi, i loro sorrisi carichi di gentilezza e la loro splendida semplicità.
Come non portarli nel cuore? Le donnine in bici cariche di fiori o di bellissimi bilancieri con frutta e alimenti vari, i cappelli a punta, gli sgabbellini che si trovano ovunque e che i vietnamiti usano per sedersi e sorseggiare un the o la “Bia Hoi”, la buonissima birra prodotta ad Hanoi… A tal proposito sapevate che Hanoi è la città in cui la gente beve più birra di tutto mondo?
2. LA BAIA DI HALONG E LA MAGIA DEI DRAGHI
Credo che chi vada in Vietnam per la prima volta non possa non vivere l’esperienza di una crociera nella baia di Halong, disseminata di circa 2.000 isolotti e faraglioni di origine calcarea. Navigare nelle sue acque, a pochissima distanza dai vari isolotti, avvolti dalla tipica nebbiolina di questa zona, è un’esperienza unica che porterò per sempre nel cuore.
Il nome della baia, “Ha – long”, significa “drago che si inabissa”. Le origini di questo nome magico hanno radici in una serie di leggende, di cui una è la più famosa: gli abitanti del luogo raccontano che nel Medioevo i cinesi tentarono di invadere il Vietnam, che non aveva le forze per affrontare il potente nemico, ecco perchè giunse in aiuto una famiglia di draghi che sputò pietre preziose contro i guerrieri cinesi. Quei gioielli scacciarono il nemico e, una volta caduti in mare, fecero emergere le duemila isolette di Halong Bay, divenute da allora simbolo di pace e dell’indipendenza nazionale.
Ed effettivamente si respira aria di magia ovunque durante la navigazione nella baia di Halong… Il mio consiglio è quindi di concedervi una crociera in giunca lungo le sue acque costellate di isolotti e villaggi galleggianti, trascorrendovi almeno una notte. Ancora ricordo la lezione di thai chi alle 6:00 del mattino, sul ponte della giunca che lentamente navigava tra gli isolotti avvolti da una leggera coltre di nebbia.
Quando ripenso a quei momenti, l’emozione è ancora forte. Insomma uno di quei posti che ti entra nel cuore e che non puoi non visitare durante il tuo viaggio in Vietnam. Non mi stupisce che dal ‘94 sia entrata nel Patrimonio Unesco e sia annoverata tra le 7 meraviglie del mondo.
3. IL REGNO DEGLI SCOOTER E IL FAMOSO “SAIGON KISS”
Nonostante fossi già stata in altre metropoli asiatiche, devo dire che una volta a Saigon, oggi Ho Chi Minh City, ero letteralmente incredula: una cosa è sentir parlare dei famosi “fiumi di motorini” e una cosa è vederlo con i propri occhi!
Il concetto di traffico è qualcosa di totalmente diverso da quello a cui siamo abituati in Occidente. Circolano talmente tanti veicoli a due ruote da creare una massa omogenea e la sensazione è quella di essere letteralmente travolti da un fiume in piena. Quindi non rimane che lasciarsi andare, avanzare senza esitazione attraverso la marea di scooter e, soprattutto, mai fermarsi, tenendo un’andatura costante. Solo in questo modo si arriva dall’altro lato della strada sani e salvi! Ma niente paura: i vietnamiti di Saigon hanno una guida talmente creativa che saranno loro a schivarvi. Ammetto che è stato uno dei modi di attraversare la strada più strani che abbia mai sperimentato!
Lo scooter in Vietnam è una cosa seria, tanto che gli abitanti hanno dato un nome alla cicatrice lasciata dalla marmitta dello scooter, ovvero il “bacio di Saigon“. Ogni abitante ne ha almeno una e le cicatrici sono mostrate con vanto ai turisti
UN PAESE COSÌ VASTO MERITEREBBE UN LIBRO
Parlare del Vietnam in un unico articolo è impossibile, proprio per la vastità di cose da fare e da visitare ma soprattutto per la complessità intrinseca del paese. Ho voluto raccontarvi quello che più mi ha affascinato del mio viaggio in Vietnam, un paese che raccomando con tutto il cuore (e un pizzico di nostalgia).
Parti con me